sabato 2 dicembre 2017

Le mele e le spremute di Zio Nino, by Matteo Baldissin di Ponte di Piave


Quando , nel nostro perenne girovagare alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere
nelle Terre della Piave, ci è stata suggerita una visita ad una azienda agricola che produce
mele, abbiamo colto l'occasione al volo.
Siamo a Ponte di Piave, in quel lembo di terra conosciuto ai più per la produzione
di vini. E, a dire il vero, anche l'azienda di Matteo Baldissin ha una parte dedicata
alla produzione di uve, che poi conferisce ad altre aziende.
“ Zio Nino aveva piantato un filare di melo, convinto che la natura del terreno fosse adatta.
Aveva ragione. Così ho ripreso la tradizione di famiglia, migliorando gli impianti, allargando
la superficie coltivata, dedicandomi alla produzione di spremute di mele integrali, registrando il marchio Zio Nino”.
La spremuta di Matteo è del tutto naturale, senza aggiunta nè di zuggheri nè di conservanti 
e coloranti,fonte preziosa di vitamine (soprattutto A e C).
La spremuta è una bevanda con molte proprietà per il nostro organismo, fin
dai tempi si diceva “una mela al giorno toglie il medico di torno”, non sappiamo se sia completamente vero ma di certo fa molto bene, specialmente se la spremuta  è senza conservanti
e contenuti chimici.
Le mele sono un frutto dalle molte proprietà, ricco di fibre, sali minerali, antiossidanti,
proteggono il sistema cardiovascolare, aiutano a prevenire il colesterolo, rafforzano
il sistema immunitario ecc..
Matteo  vende tutta la sua produzione direttamente al consumatore e fornisce
pasticcerie, gelaterie locali, che preferiscono utilizzare i prodotti del territorio.
“ Vi è in questo periodo un ritorno alle specie antiche di mele : seguo con attenzione
l'evolversi delle ricerche, che, sicuramente, richiamano ad un consumo più sano e
intelligente”
I produttori utilizzano tecniche colturali a basso impatto ambientale, simili a quelle
di una volta. Si ottiene così un prodotto con forma irregolare e di dimensioni ridotte
rispetto alle mele commerciali ma ricco di sapori antichi:
“Riassaporo i gusti e mi compaiono i volti, le mani, quelle di zio Nino che sceglieva
le mele....”
I comunicatori e i giornalisti di Borghi d'Europa hanno deciso di realizzare, dalle
interviste con Matteo, un materiale didattico sulla mela da donare alle comunità
scolastiche per il progetto 'Viaggio dentro la Vita'.
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sabato 26 agosto 2017

La Pasticceria Cuccato di Montagnana a Percorsi d'Europa




Borghi d'Europa propone fino a dicembre le giornate di informazione di Percorsi d'Europa,coinvolgendo oltre venti Paesi e Regioni Europee.
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito nel 'paniere del gusto' delle iniziative il dolce Ezzelino della Pasticceria Cuccato di Montagnana,
che rappresenta perciò il territorio della Bassa Padovana agli incontri internazionali.
Giorgio Cuccato, padre dell'attuale titolare Francesca, studiò una ricetta che consentisse al dolce di durare più giorni senza problemi di conservazione e lo fece impiegando, tra gli ingredienti, il lievito naturale necessario nell'impasto del pane e da questo l'appellativo Pandolce. "D'Ezzelino" per ricordare l'episodio in cui il tiranno Ezzelino Da Romano, rimasto ferito dopo aver appiccato il fuoco che incendiò Montagnana, venne salvato da una popolana che per rinvigorirlo impastò un grosso pane con il "levà" altresì detto lievito madre arricchito di una generosa quantità di miele casereccio e frutta secca. Il Pandolce di Ezzelino è oggi il dolce di Montagnana.