Quando , nel nostro perenne girovagare
alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere
nelle Terre della Piave, ci è stata
suggerita una visita ad una azienda agricola che produce
mele, abbiamo colto l'occasione al
volo.
Siamo a Ponte di Piave, in
quel lembo di terra conosciuto ai più per la produzione
di vini. E, a dire il vero, anche
l'azienda di Matteo Baldissin ha una parte dedicata
alla produzione di uve, che poi
conferisce ad altre aziende.
“ Zio Nino aveva piantato un filare
di melo, convinto che la natura del terreno fosse adatta.
Aveva ragione. Così ho ripreso la
tradizione di famiglia, migliorando gli impianti, allargando
la superficie coltivata, dedicandomi
alla produzione di spremute di mele integrali, registrando il marchio Zio Nino”.
La spremuta di Matteo è del tutto naturale, senza aggiunta nè di zuggheri nè di conservanti
e coloranti,fonte preziosa di vitamine (soprattutto A e C).
La spremuta è una bevanda con molte proprietà per il nostro organismo, fin
dai tempi si diceva “una mela al
giorno toglie il medico di torno”, non sappiamo se sia
completamente vero ma di certo fa molto bene, specialmente se la spremuta è senza conservanti
e contenuti chimici.
Le mele sono un frutto dalle molte
proprietà, ricco di fibre, sali minerali, antiossidanti,
proteggono il sistema cardiovascolare,
aiutano a prevenire il colesterolo, rafforzano
il sistema immunitario ecc..
Matteo vende tutta la sua
produzione direttamente al consumatore e fornisce
pasticcerie, gelaterie locali, che
preferiscono utilizzare i prodotti del territorio.
“ Vi è in questo periodo un ritorno
alle specie antiche di mele : seguo con attenzione
l'evolversi delle ricerche, che,
sicuramente, richiamano ad un consumo più sano e
intelligente”
I produttori utilizzano tecniche
colturali a basso impatto ambientale, simili a quelle
di una volta. Si ottiene così un
prodotto con forma irregolare e di dimensioni ridotte
rispetto alle mele commerciali ma ricco
di sapori antichi:
“Riassaporo i gusti e mi compaiono i
volti, le mani, quelle di zio Nino che sceglieva
le mele....”
I comunicatori e i giornalisti di
Borghi d'Europa hanno deciso di realizzare, dalle
interviste con Matteo, un materiale
didattico sulla mela da donare alle comunità
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